La situazione del Rio Sguazzatoio non è rimandabile, bisogna intervenire con azioni concrete, è il sindaco di Angri Cosimo Ferraioli a chiederlo alla Regione Campania. "Ieri pomeriggio sono stato in Regione Campania per incontrare il Vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, e discutere delle nuove e urgenti misure da mettere in atto alla luce dei nuovi e pesanti disagi che hanno colpito le zone della nostra città a valle, soprattutto nell’ultimo mese, e i paesi limitrofi. - spiega Ferraioli -
Durante l’incontro ho riportato all’attenzione, del Vicepresidente e dei presenti, la situazione non più rimandabile necessità di prevedere azioni manutentive del Rio Sguazzatoio massicce e continue, in quanto i cittadini della zona non possono più aspettare le lungaggini burocratiche e i tempi dilatati degli interventi previsti, mentre le loro case e i loro terreni affondano.
Premesso inoltre che il Sindaco NON PUÒ intervenire DIRETTAMENTE sui corpi idrici in quanto di competenza della Regione Campania e del Consorzio di Bonifica, nonostante ciò che si crede e si cerca di far credere, ho preparato una nuova ordinanza a margine dell’incontro, come quella del 2017, “per pubblica e privata incolumità”, in cui si ordina alla Regione Campania, nonché, al Consorzio di Bonifica Integrale del Comprensorio Sarno, di provvedere immediatamente ad un’adeguata manutenzione e vigilanza dei canali idrici che attraversano il territorio comunale.
Tale ordinanza prevede altresì che l’intervento di ripristino della piena officiosità idraulica dei corsi d’acqua deve avere inizio non oltre giorni 5 dalla data della notificazione agli ordini preposti, e in caso di ottemperanza, si procederà all'esecuzione d'ufficio, in danno ai soggetti responsabili.
Secondo quanto ci è stato riferito, la Regione Campania si impegna ad intervenire in tre fasi distinte, l’una propedeutica all’altra, iniziando (entro due mesi) con il monitoraggio a tappeto del Sarno e dei suoi affluenti, necessario per procedere con i lavori ed evitare il rischio di cedimenti.
Superata questa fase, ed esaminato il rapporto tra l’alveo Nocerino Sarnese e il Rio Sguazzatoio, si procederà all’abbattimento del Ponte Marconi (entro due mesi), previa installazione di una barriera mobile galleggiante atta ad intercettare i rifiuti.
Successivamente, sempre per quanto riporta il progetto d’intervento, si procederà con il ripristino della sezione idraulica non solo attraverso il dragaggio, ma con la rimozione definitiva dei sedimenti creatisi sul fondo del fiume (in tutto il tratto) che ne diminuiscono pesantemente la portata con le nefaste conseguenze che tutti noi conosciamo.
In questo video, che vi invito a guardare, è possibile ascoltare una parte del mio intervento di ieri a Palazzo Santa Lucia, dove anche a voce chiedo interventi di manutenzione per limitare i danni nell’immediato".