I gruppi consiliari "Vietri che Vogliamo" (Alessio Serretiello, Antonella Scannapieco e Maurizio Celenta) e "L'Altra Vietri" (Emilia Esposito) annunciano che il dossier sui 317.900 euro di debiti fuori bilancio approdati nell’ultimo consiglio comunale sarà trasmesso alla sezione Giurisdizionale regionale della Corte dei Conti per la verifica della legittimità e delle responsabilità erariali.
Secondo il gruppo, ciò che la legge considera un’eccezione - il debito fuori bilancio - a Vietri sul Mare si è trasformato in una pratica ordinaria. Le delibere esaminate mostrano un quadro preoccupante di negligenza, inerzia e mancata difesa dell’Ente, con conseguenze pesanti per le casse comunali e, di fatto, per tutti i cittadini.
La Delibera 57 del 2025 evidenzia due ricorsi di ottemperanza al Tar che avrebbero potuto essere evitati se i pagamenti fossero stati eseguiti tempestivamente: l’importo originario di 2mila euro è più che raddoppiato a causa di interessi e spese legali. Nella stessa delibera, una sentenza ha accertato l’illegittimo diniego del Comune all’accesso agli atti, con possibile responsabilità erariale del segretario comunale.
La Delibera 59 del 2025 riguarda le fatture non pagate alla società "Ecoambiente Salerno": la mancata tempestiva liquidazione ha fatto maturare oltre 33.500 euro di interessi, sommandosi alle spese di precetto e aggravando il debito complessivo fino a 34.017,02 euro.
Analogamente, la delibera 61 del 2025 dimostra come la mancata tempestiva esecuzione di sentenze del Tar abbia raddoppiato le spese di giudizio previste, generando ulteriori oneri per la collettività. La delibera 62 del 2025 riguarda due richieste di risarcimento per insidia stradale: la somma originaria è aumentata di spese e onorari perché il Comune non ha provveduto per tempo a evitare precetti e pignoramenti.
Le delibere 63 e 65 mettono in evidenza la mancata costituzione nelle cause o l’assenza di opposizione a decreti ingiuntivi, comportamenti che hanno fatto lievitare le spese legali e gli interessi legali, raddoppiando talvolta gli importi originari. La delibera 66 riguarda fatture non pagate alla Soget che, non opponendosi al decreto ingiuntivo, ha visto il credito aumentare a 3.315,04 euro.
Le delibere 67 e 68 mostrano ulteriori casi di inadempienze rispetto a sentenze precedenti, con aggravio di spese legali e interessi, mentre la Delibera 69 evidenzia un comportamento definito dalla sentenza come “illecito” per il mancato rispetto della rimozione di un cancelletto nella villa comunale. Le delibere 70 e 72 confermano un modello consolidato di negligenza e ritardi nei pagamenti, con conseguenti pignoramenti e costi aggiuntivi per l’Ente.
«Ogni delibera racconta lo stesso schema: il Comune non paga, non si costituisce, non esegue le sentenze e le somme lievitano per interessi, spese legali e procedure esecutive. Questi debiti avrebbero potuto essere evitati e rappresentano un costo diretto per i cittadini», sottolineano i consiglieri comunali di opposizione.
Infine, la stoccata degli esponenti della minoranza: «Abbiamo il dovere di trasmettere tutto alla Corte dei Conti affinché valuti le responsabilità. Il denaro pubblico è sacro: ogni omissione che lo disperde è un danno alla collettività di Vietri sul Mare e chi amministra deve risponderne».
