Arretrati su stipendi e disaccordi sull'organizzazione del lavoro, la Cigl aveva scritto ai commissari prefettizi del comune di Scafati chiedendo chiarimenti, ma, la risposta ha agitato ancora di più le acque di Palazzo Meyer. Sul caso, arriva la nuova missiva della Responsabile Autonomie Locali Ornella Zito . "Siamo dispiaciuti nel constatare che il riscontro alla nota sugli straordinari disposti presso il Comune di Scafati non ci perviene a pari mezzo usato per la formalizzazione della contestazione, come si conviene nei rapporti istituzionali, ma ci giunge attraverso la stampa facendo esplicito riferimento al Comando di Polizia Municipale, che mai nella nota era stato esplicitamente citato. Ci spiace perché la nota, pur dura nei toni, voleva essere un tentativo di dirimere una vicenda che stava assumendo contenuti gravi e inopportuni nel contesto particolare in cui i fatti si stavano compiendo - spiega Zito - Sommessamente e in punta di piedi, e lungi da noi voler dare insegnamenti a chicchessia, riportiamo, a chiarezza dell’intera vicenda, i contenuti del parere ARAN (Agenzia negoziale della Pubblica Amministrazione) RAL 1402 in materia di fruizione di riposi compensativi:
In materia devono essere, comunque, rispettate le seguenti regole:
h) giova ribadire, per maggiore chiarezza, che il riposo compensativo non può essere imposto d’autorità dal dirigente, ma deve essere sempre richiesto espressamente dal dipendente che ha reso la prestazione di lavoro straordinario. Per questo motivo, le prestazioni di lavoro straordinario autorizzate devono essere sempre ricomprese nel tetto di spesa assegnato a tale titolo al singolo centro di costo. Infatti, se il lavoratore pretende il pagamento bisogna sempre poter disporre delle necessarie risorse. Alla luce di tali considerazioni, che trovano il loro fondamento nella precisa formulazione delle clausole contrattuali in materia (art.38 CCNL 14 settembre 2000), si devono esprimere dubbi sulla correttezza della prassi seguita da molti enti del comparto di autorizzare prestazioni di lavoro straordinario anche in mancanza o al di là delle disponibilità finanziarie a tal fine predisposte (art.14 del CCNL 1° aprile 1999), imponendo sostanzialmente al dipendente la fruizione del corrispondente riposo compensativo".
E poi Zito sottolinea: "Non è pertanto ammissibile, (e il tema è anche oggetto di diverse pronunce della Magistratura contabile), richiedere lavoro straordinario in mancanza della necessaria copertura finanziaria, né è possibile disporre prestazioni di lavoro straordinario da compensare con riposo compensativo se non vi è specifica richiesta in tal senso del dipendente interessato. Pertanto nel rinnovare l’invito contenuto nella nostra precedente nota alla Commissione a disporre affinchè la materia lavoro straordinario sia riportata nell’alveo della correttezza normativa e contrattuale, diffidiamo il Comandante ad evitare in futuro comportamenti simili a quelli adottati in questo scorcio di gestione. Metteremo in campo tutte le utili iniziative di tutela degli interessati" conclude Zito.