Fisciano. Muore in fabbrica a 20 anni, tre indagati per Fabiano Mazzetti di Pompei
Morte in fabbrica: notificati tre avvisi di garanzia. Un atto dovuto, quello del Pm Caggiano nei confronti del proprietario della Doria, la fabbrica di Fisciano dove è avvenuta la tragedia, il responsabile dello stabilimento e il capoturno. Nella denuncia presentata alla Procura di Nocera sulla morte di Fabiano Mazzetti, la famiglia chiede tra l’altro di accertare alcune situazioni. Ad esempio la sicurezza sul lavoro e dei macchinari, la verifica delle mansioni del ventenne che dopo una serie di contratti a termine era stato assunto con regolare contratto di lavoro nazionale: operaio di quinto livello. Ieri mattina, i carabinieri e gli ispettori Spisal hanno depositato la prima relazione e, in giornata, il pm ha chiesto di convalidare il sequestro del macchinario che è costato la vita al giovane. Fabiano Mazzetti, secondo una prima ricostruzione, era entrato, verso le 21, all’interno del macchinario, protetto da porte e sensori autobloccanti ma, nonostante i sistemi di sicurezza, la pellettatrice ha ripreso a funzionare improvvisamente, imprigionando il ventenne all’interno. Il ragazzo è stato liberato dai compagni di lavoro, ma aveva riportato un violento schiacciamento della cassa toracica che gli è stato fatale.