Estorsioni e camorra: oltre 38 anni di carcere per i protagonisti delle estorsioni tra l’Agro nocerino sarnese e l’hinterland vesuviano. Sono stati condannati a 9 anni e un mese Luigi Di Martino alias Giggino ‘o profeta a fronte di una richiesta era di 12 anni e sei mesi, Giovanni Cesarano, mentre erano stati 12 anni e mezzo, e Fiorentino Di Maio, a fronte dei quattro anni e sei mesi richiesti. Pena di 11 anni e otto mesi invece per Nicola Esposito alias ‘o mostro, che ha ottenuto una riduzione anche lui rispetto alle richieste iniziali. Il gruppo deve rispondere di associazione per delinquere di stampo camorristico per gli episodi di estorsione avvenuti tra il 2010 e 2016 e che hanno riguardato imprenditori di Scafati, Pompei e Castellammare di Stabia. Lo scorso inverno, infatti, Gennaro Ridosso, Roberto Cenatiempo, Luigi Ridosso (1986), Salvatore Ridosso, Antonio Michele Matrone, figlio del vecchio boss “Franchino ‘a belva’’, Fiorentino Di Maio, il reggente del clan Cesarano di Pompei-Castellammare di Stabia, Luigi Di Martino alias Giggino ‘o profeta, Nicola Esposito detto ‘o mostro, Giovanni Cesarano, Francesco Paolo D’Aniello, Alfonso Morello, Vincenzo Pisacane e Dario Andrea Spinelli sono finiti al centro di una complessa attività investigativa per aver imposto il pizzo sulle pulizie nella sala Bingo di Pompei e non solo.