×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 730

banner agro

Banner Scuola

Scafati Sviluppo, Cucco non accetta la presidenza: ecco la new entry

21 Marzo 2017 Author :  

È ufficiale, il neo Presidente della Scafati Sviluppo lascia, dà ragione al Mef, chiede di deliberare lo scioglimento della Stu e di perseguire i precedenti amministratori per danni. Quello che avevamo annunciato come un terremoto nella partecipata che si occupa della riqualificazione e la reindustrializzazione dell'area Ex Copmes, va oltre quello che ci si attendeva, non investe solo le decisioni della Triade Commissariale, che incassa il "no grazie" del neo presidente Vincenzo Cucco, ma anche tutti gli ex amministratori e di conseguenze i politici che nel tempo hanno dato il suo placet ad ogni operazione finanziaria a supporto della Scafati Sviluppo, sancisce dunque nei fatti il fallimento della STU.

Ad accertarlo è un tecnico esperto, disinteressato ed esterno ad ogni logica politica di parte, che preferisce rinunciare alla carica piuttosto che impelagarsi in situazioni che possano macchiare con un fallimento il suo curriculum: il dottore Vincenzo Cucco. Nella giornata di ieri è arrivata la conferma ufficiale della rinuncia all'incarico del dottor Cucco che prima di confermare la sua decisione aveva visionato una copiosa documentazione sullo stato di salute della Scafati Sviluppo. L'addio di Cucco è giunto dopo una serie di scambi epistolari tra quello che doveva essere il neo presidente della Scafati Sviluppo, e la Commissione Straordinaria che ha tentato di convincere fino all'ultimo il noto professionista a restare. La comunicazione di conferma della mancata accettazione dell'incarico di Presidente CDA della società Scafati Sviluppo s.p.a., giunta a Palazzo Mayer nella giornata di ieri, ha avuto come premessa che in data 14 marzo 2017 era stato designato Presidente del nuovo CDA della società Scafati Sviluppo, partecipata al 100% dal Comune di Scafati e che in data 17 marzo 2017, a parziale rettifica della rinuncia comunicata in data 15 marzo 2017, aveva precisato che la rinuncia doveva ritenersi formulata “con riserva” di approfondimento della documentazione sociale.

Dopo tale accurato approfondimento l'ormai ex, o meglio dire mai neo presidente Vincenzo Cucco, ha sciolto ogni riserva e ha dichiarato definitivamente la volontà di non accettare l’incarico per una serie di motivi.

Ecco cosa si legge nella missiva: "Lo scrivente ha esaminato gli ultimi due bilanci ufficiali, annualità 2014 e 2015, ed ha rilevato pesanti anomalie che, a proprio parere, sconsigliano vivamente che la società continui ad essere gestita con criteri “ordinari” - sentenzia candidamente e senza mezzi termini il dottor Cucco, il quale spiega alla commissione straordinaria anche tecnicamente cosa non va.

Per Cucco: “Nella nota integrativa si rileva la mancanza della formula di rassicurazione, oltremodo opportuna per quelle società, come le Stu, che espongono fra le rimanenze dell’ “Attivo Circolante” gli immobili in corso di ristrutturazione e riqualificazione, oggetto di successive cessioni” - ma Cucco spiega che - “Dalle visure effettuate si rileva che i valori delle rimanenze negli anni 2014 (euro 12.216.873) e 2015 (euro 15.843.923) non può essere considerato verosimile, in quanto sicuramente superiori al valore di mercato”. Quindi la società “si trova nella condizione di illecita prosecuzione dell'attività economica dopo il verificarsi di una causa di scioglimento”. Per il tecnico, “se, infatti, il patrimonio netto degli anni 2014 e 2015 (ma vanno indagati anche i precedenti) supera di poco i 4.400.000,00 euro, viene da sé che, riportando le rimanenze in bilancio ad un valore rispondente alle quotazioni di mercato nell’ottica di realizzo (che, in base alle informazioni catastali e rinvenibili dalla media degli atti di vendita 2016 non dovrebbe superare gli 8/mln/euro), vi è una altissima probabilità che la società stia operando abusivamente da almeno due anni".

Un 'analisi tecnica che non lascia scampo ad equivoci, nemmeno sul piano delle responsabilità politiche: l'operazione è stata sempre e solo gestita dall'ex amministrazione Aliberti, sciolta a gennaio per camorra. "Pertanto-continua nella sua missiva il dottor Cucco- nel confermare la impossibilità di accettare incarichi amministrativi in un Ente che, ripeto, non può operare, auspico che la società voglia riunire senza indugio l’assemblea, al fine di determinare l’esatto valore delle rimanenze e determinare cosìla perdita del capitale, determinare se e in quale misura l'insufficienza patrimoniale del 31 dicembre 2009 si sia dilatata: per la attuale ipotesi gli amministratori precedenti dovrebbero rispondere del danno da aggravio del dissesto”.

Cioè secondo Cucco la società non ha la giusta “copertura” finanziaria e la colpa, sarebbe di chi l'ha amministrata negli ultimi anni. La soluzione? Non c'è di meglio, si deve, secondo Cucco: “Deliberare lo scioglimento della società, oppure la ricapitalizzazione immediata, deliberare l’avvio delle azioni di responsabilità avverso ai precedenti amministratori" .

Della precisa relazione tecnica del professionista di San Nicola la Strada la triade prefettizia non potrà non tenere conto. In parole povere o si ricapitalizza, ma il comune non si sa dove possa prendere la capacità finanziaria per farlo, o si mette in liquidazione la Stu, come da tempo chiedono gli attivisti di Scafati in Movimento. Un altro passaggio fondamentale raccomandato da Cucco è la necessità di dover agire nei confronti di tutti i responsabili della situazione in cui versa la Scafati Sviluppo.

Il baratro della messa in liquidazione, una possibile svendita dell'area, sono sempre ipotesi più reali e le responsabilità sono chiare: la Stu è una partecipata fallimentare da troppi anni. Un progetto, quello dell'amministrazione Aliberti, famoso più per le notizie di cronaca giudiziaria che per i fini per cui era nato, un progetto e un'amministrazione unite nei fatti dalle infiltrazioni di ditte in odore di camorra e il mancato raggiungimento degli obiettivi dopo otto anni di governo, in una parola un vero proprio FALLIMENTO.

Intanto questa mattina è stato scelto come nuovo presidente durante l'assemblea a Scafati sviluppo Vincenzo Abate di Siano.

 

LEGGI TUTTI I DETTAGLI SU SCAFATI SVILUPPO TRA INCHIESTA, CAMORRA E AFFARI 

banner belmonte

Punto Agro News

PuntoAgronews è un giornale online che si occupa del territorio tra l'Agro Nocerino Sarnese e la Costiera Amalfitana. 

CONTATTACI: 

redazione@puntoagronews.it

Via Nazionale, 84018 - Scafati

Tel. 3285848178

 

 

Publica Blu Trasp2