"Dopo la richiesta inviata l’8 maggio 2024 all’attenzione del Presidente della Regione Campania per un incontro urgente avente in oggetto il futuro del ‘Mauro Scarlato’, e la risposta del Direttore Sanitario dell’Asl di Salerno che si è reso disponibile ad un incontro da tenersi negli uffici della Direzione Aziendale per questa mattina, mi sono recato con alcuni assessori e amministratori di maggioranza e minoranza come da convocazione presso gli uffici della
Direzione Aziendale dell’Asl Salerno. - scrive il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti -
Con grande sorpresa al nostro arrivo siamo stati ricevuti dalla Digos e #identificati presentando il nostro documento di riconoscimento. Per tutte le tre ore di discussione siamo stati ripresi quasi fossimo in un Grande Fratello con una #regia che dall’altro lato dello schermo ascoltava, senza intervenire, lamentando di tanto in tanto con una telefonata l’audio non chiaro. Se il Governo regionale invia la Digos per 15 amministratori arrivati all’Asl Sa su invito, vuol dire che probabilmente ha coscienza di essere in #torto rispetto alla vicenda della mancata riapertura del ‘Mauro Scarlato’ e ricordo chiaramente le urla di De Luca quando a Roma venne fermato dalle Forze dell’Ordine: la democrazia a modo suo.
La questione dei lavori strutturali che devono essere eseguiti per poter riaprire il P.O. di Scafati non c'entra: il problema esiste per tutti gli ospedali della provincia di Salerno. I quindici milioni di euro stanziati dal Governo sono soltanto la scusante per allungare i tempi della sua riapertura; il concorso bandito per Scafati per il pronto soccorso al quale avevano partecipato quattro medici è stato annullato dalla Regione Campania con una delibera di Giunta: una chiara volontà politica per evitare che quei medici arrivassero a Scafati.
Mi dispiace dirlo: non c'è volontà di aprire nell'immediato l'ospedale. Si aggrappano alla scusante dei lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria e di tipo strutturale che stanno realizzando in queste ore anche all’Ospedale di Nocera per quaranta milioni di euro. Questo a dimostrazione che i lavori strutturali possono camminare di pari passo con la funzionalità della struttura stessa. Si è raccontato, durante l’incontro, che il pronto soccorso sarà riaperto solo dopo la eventuale apertura di altri reparti e il rafforzamento dei reparti già esistenti presso l'ospedale di Scafati ma in verità la proposta di atto aziendale con i 158 posti letto è solo una fantasia: l’atto che ci è stato presentato e per il quale abbiamo formulato noi sindaci osservazioni, non è mai stato approvato dalla Regione Campania. Qualcuno dimentica l’esistenza di decreti ministeriali, (n.113/2018 e n.70/2015) che già individuano l'ospedale di Scafati come Presidio Ospedaliero: non abbiamo bisogno di un atto aziendale per aprire il pronto soccorso base.
La decisione di tenerlo #chiuso, ripeto, è una volontà politica: la Sanità è nelle mani di De Luca che vuole tener chiuso il P.O. di Scafati e realizzare invece un ospedale da 400 milioni di euro a Salerno; vuole mortificare un territorio e non pianificare una Sanità nell'interesse dei cittadini non solo di Scafati ma da Scafati a Sapri".