di Danilo Ruggiero
Coronavirus, parla il virologo di fama mondiale Giulio Tarro: “Il virus è mutato, ma non è diventato più pericoloso”. L’allarmismo? “Creato dagli ignoranti dei social e da qualche speculatore”. - spiega il virologo Tarro in un'intervista in esclusiva a PuntoAgroNews.it - L'Italia detiene attualmente il terzo più alto numero di infezioni da Covid-19 per paese nel mondo. Negli ultimi giorni, inoltre, le infezioni si stanno spostando anche nel sud dell’Italia, con vari casi scoperti nella Provincia di Salerno. Perciò, tra psicosi e paure dei cittadini, preoccupati per la propria salute, abbiamo chiesto ad uno specialista della materia, il professore Giulio Tarro, definito come il ”miglior virologo dell’anno” negli Stati Uniti e candidato più volte al Premio Nobel, cosa ne pensa dell’epidemia in atto.
Ha letto del paziente risultato positivo all’Ospedale di Sarno?
“Si, stamane sono stato chiamato da Salerno. Ormai siamo nel panico, causa la mancanza di conoscenza. Sono diventati tutti esperti”
A cosa si riferisce?
“Al mondo dei social che sono pieni di ignoranti. Bisogna far capo a chi ha speso la propria vita a studiare queste cose”
Qual è la sua opinione sul Covid-19?
“E’ una situazione che va trattata e dosata con attenzione. In Cina, ad esempio, stanno diminuendo i contagiati dal virus e si è già in una curva discendente. Bisogna partire dal presupposto che è come un virus influenzale, ma che ha una sua peculiarità. La frequenza del virus cambia dall’oggi al domani. Il virus, partito dalla Lombardia, si differenza del 16% rispetto a quello di Whuan in Cina. Perciò, si può affermare che questo sia mutato nel tempo, ma non certo in maniera più pericolosa”.
E’ normale tutto questo allarmismo?
“La nostra sanità ha sbagliato perché ha perso troppo tempo all’inizio. Tra le altre cose, si parla di pazienti morti che probabilmente sarebbero deceduti anche senza il Covid-19”
Come possiamo evitare di contrarre questa infezione?
“Innanzitutto bisogna stare tutti sereni, lo stress abbassa le difese immunitarie. In secondo luogo, le istituzioni devo rafforzare le misure per la pulizia dei territori”
Quando finirà questa emergenza?
“Appena arriverà il caldo. E’ un virus destinato a scomparire”.
