Nota azienda conserviera diffidata, il provvedimento non riguarda solo sversamenti illegali ma anche illeciti di natura urbanistica, come l'utilizzo di suolo demaniale. Solo poche settimane fa il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti aveva difeso le aziende del territorio di Scafati, ritenendo che sono virtuose. Oggi.la diffida che ha colpito proprio un'azienda conserviera di Scafati.
Sulla questione l'opposizione insorge contro il primo cittadino di Scafati
Ad intervenire il consigliere comunale Gennaro Avagnano:
"Il sindaco di Scafati mai come quest'anno si è schierato a spada tratta a difesa delle aziende conserviere che operano in città. Perché, se ritiene che siano tutte così virtuose, non pubblica i risultati dei controlli avvenuti, avvenuti a tutti i livelli, su tutte le aziende conserviere scafatesi negli ultimi due anni e mezzo, anzi meglio ancora negli ultimi 5 anni? - spiega Gennaro Avagnano-
Così vedremo se sono così virtuose e rispettose delle norme come lui afferma, anche quella che vanta di più, oppure è una difesa a spada tratta per questioni politiche e forse, perché no, anche per i voti per la campagna elettorale delle regionali già iniziata per la figlia.
Il mio pensiero - aggiunge Avagnano - è che lui si sia piegato ai poteri forti rappresentati in città soprattutto dalle industrie conserviere, quelle che alla fine gli hanno permesso di essere sindaco.
Pubblicare i dati, oltre a vederne delle belle ed impensabili, non solo sarebbe un atto di trasparenza ma anche di chiarezza sulla verità, quella vera non raccontata per interesse e propaganda.
In questa storia tutti si stanno o vogliono prendersi i meriti (Sindaco, ufficio tecnico, polizia municipale, ARPAC, NOE...) ma l’attività da cui sono scaturiti questi provvedimenti e’ stata esclusivamente opera della Tenenza di Scafati. La cittadinanza deve essere consapevole di questo, chi dice il contrario mente sapendo di mentire e vuole solo prendere in giro i cittadini".
Azienda conserviera diffidata, Santocchio (FdI): "Fuori la verità, basta schizofrenia da propaganda"
"Arriva la diffida per una nota azienda conserviera scafatese. E dalle motivazioni fornite ci chiediamo dov'erano il Comune e l'ufficio tecnico fino a ieri. - dichiara il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Mario Santocchio - Questo perché il provvedimento non riguarda solo sversamenti illegali ma anche illeciti di natura urbanistica, come l'utilizzo di suolo demaniale. Strano, molto strano, visto che fino a pochi giorni fa dal primo cittadino arrivavano encomi ed elogi alla virtuosità di alcune aziende conserviere, assieme alle dichiarazioni di controlli a tappeto, che non avevano mai prodotto risultati. Oggi, forse in preda ad una schizofrenia politica, da palazzo Mayer arrivano dichiarazioni opposte, che contraddicono le precedenti.
Basterebbe, a nostro avviso, rendere pubblici i controlli effettuati. Se sono stati effettuati, e in che misura".
Ad intervenire sulla questione anche il capogruppo in consiglio comunale di Scafati Arancione, Francesco Carotenuto:
"Qualche settimana fa il sindaco rassicurava i cittadini dichiarando che tutte le aziende conserviere di Scafati erano in regola, a seguito delle verifiche effettuate. Oggi apprendiamo, invece, della diffida e dell’avvio del procedimento di sospensione/revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nei confronti di una delle aziende, dopo il sopralluogo di Arpac e Carabinieri.
Cosa è successo nel frattempo?
Perché si è passati dalla “tranquillità” dichiarata dal sindaco a una diffida con contestazioni gravi (depositi abusivi e impianto di depurazione collocato in aree demaniali)?
Il Comune di Scafati intende costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale per tutelare i cittadini e il territorio?
La vicenda dimostra che servono chiarezza, trasparenza e coerenza: i cittadini hanno diritto a conoscere la verità e a vedere difeso il proprio ambiente senza compromessi".
