Viale Margherita, la strada degli storici platani imponenti e verdeggianti oggi è completamente spoglia, senza nemmeno un albero. Nel progetto di riqualificazione del 2018, la strada della frana del 5 Maggio 1998, fu previsto l'abbattimento dei platani, tra le polemiche di tanti cittadini e associazioni del territorio, ma nonostante tutto la decisione si rese necessaria perchè gli alberi rappresentevano un serio pericolo rispetto alla nuova idea di viabilità sulla strada che conduce alla frazione storica di Episcopio.
All’epoca furono abbattutti ben 18 platani, già pochi rispetto ai tanti alberi presenti storicamente sulla strada, ma allo stesso tempo furono piantumati nuovi alberi, circa 27, in posizioni più sicure. Ora dei 27 alberi piantumati non ne sesiste nemmeno uno, dopo il forte vento che si abbattè sulla città nel gennaio 2025. Gli alberi da quel momento sono stati rimossi e ad oggi la strada storicamente conosciuta come la strada dei platani è rimasta completamnete spoglia e senza nemmeno un albero. Dopo il forte vento del gennaio scorso si pensava alla piantumatumazione di nuovi alberi più robusti per resistere al forte vento che colpisce spesso la città, ed invece si è pensato bene lasciare viale Margherita senza verde.
Quello di viale Margherita era un piccolo polmone verde che aveva la sua importanza. Oggi è una strada irriconoscibile, senza nemmeno una zona di ombra.
Una frazione collinare senza aree verdi e un parco giochi attrezzato
La stessa frazione di Episcopio, pur essendo una zona collinare, ad oggi non ha un'area verde attrezzata e un parco giochi per bambini, degno di questo nome, quello che esiste è nel degrado totale.
Il parco della memoria, nato per ricordare le vittime della frana, è sempre chiuso al pubblico, non viene garantito l’ingresso ai cittadini praticamente mai, sembra un luogo privato dove nessuno può accedere.
Il parco giochi nella parte antistante il liceo scientifico versa in condizioni pietose, degrado ed erba alta. Per non parlare del’ex Villa Malta che nonostante i tanti annunci e promesse è ancora lì dal 1998 tra degrado e abbandono, simbolo della frana del 5 maggio ‘98.
Per fortuna esistono l’oratorio San Michele Arcangelo e i tanti giovani che riescono a tenere in vita la frazione. Le poche attività commerciali che soprattutto d’estate popolano la bella frazione, dove la gente anche da paesi limitrofi, soprattutto nelle calde sere d’estate, vanno per passare qualche ora di spensieratezza e relax all'aria fresca.