Spettacolo: “fattarielle e ‘nciuci”: Ania Peroni e i consigli...d'artista
di Francesco Apicella
Ania Pieroni, donna bellissima e affascinante dal fisico sinuoso e seducente, è stata un’attrice e una conduttrice televisiva italiana, attiva nel cinema fino alla prima metà degli anni 80’. Aveva debuttato sul grande schermo nel 1978, all’età di 19 anni, diretta dal grande Alberto Lattuada, con un piccolo ruolo nel film “Così come sei”, un intreccio di amori lesbici e incestuosi. Dopo altre piccole parti, in 3 o 4 film successivi, raggiunse la celebrità nel 1980 col film “Inferno” di Dario Argento, dove interpretava la ragazza col gatto, la Mater lacrimarum. Un giorno, dopo il successo ottenuto con questo film, andò a trovare Alberto Lattuada nel suo studio per chiedergli un consiglio utile, professionalmente, per il suo futuro “Maestro, lei che è un grande esperto di cinema e ha lanciato e diretto tante attrici, mi può rivelare il segreto per diventare una grande attrice?”
Col suo fare sornione, senza scomporsi, il famoso regista si alzò dalla sedia, andò alla sua fornitissima libreria e, da uno scaffale, prese alcuni romanzi di autori famosi: Dostoevskij, Tolstoi, Cechov, Gogol, Bulgakov. “Leggi questi libri di autori russi” le disse “quando reciterai te li ritroverai tutti dentro. Ti torneranno tutte le emozioni, tutti gli stati d’animo, gli straordinari personaggi femminili che vivono in queste pagine: Anna Karenina, Natascia, Liza Michailovna, Ekaterina Ivanovna, Grusenka…et voilà, sarai una grande attrice”.
Ania Pieroni osservò, costernata, quel voluminoso malloppo di libri e, con grande saggezza, decise che non avrebbe mai voluto diventare una grande attrice, a quelle condizioni. Due giorni dopo una sua cara amica le chiese di accompagnarla al “Circolo Filippo Turati” del P.S.I. e lì conobbe Bettino Craxi; tra i due ci fu subito una grande attrazione e nacque una storia d’amore intensa e appassionata che durò fino alla morte del famoso politico. Craxi le regalò dapprima un albergo e, successivamente, una piccola, ma influente, emittente privata di Roma, la GBR che, allora, era quasi sull’orlo del fallimento. Sotto la direzione attenta, intelligente, oculata e innovativa di Ania, durata dal 1985 al 1991, la GBR si riprese, decollò e divenne la prima emittente del Lazio. Il suo ultimo film, “Fracchia contro dracula”, lo girò proprio nel 1985, l’anno in cui assunse, con grande successo, la direzione della sua televisione privata e, poiché era l’amante del presidente del consiglio, fu satiricamente soprannominata “Claretta Mortacci”. Nel 2007 Dario Argento le propose di nuovo il ruolo di Mater lacrimarum nel nel film “La terza madre” ma lei, saggiamente, rifiutò. Nel 2001 aveva sposato l’industriale napoletano dell’acciaio Gennaro Moccia, si era completamente ritirata dal mondo dello spettacolo e viveva una vita serena, appagata e tranquilla. Preferì che il pubblico la ricordasse bellissima e inquietante come era apparsa nel film “Inferno”, immortalata in uno stupendo primo piano dal bravissimo direttore della fotografia Romano Albani che, sapientemente, aveva messo in risalto i suoi “panoramici” occhi verde-azzurro, felini, intensi, maliziosi e misteriosi. Indimenticabili!!