di Annamaria Porro
A Napoli un museo dedicato all' indimenticabile tenore Enrico Caruso. Caruso: "il mondo parlerà di Lui"
Nella sala Dorica del Palazzo Reale di Napoli è allestito un Museo dedicato al grande tenore Enrico Caruso. Un luogo multimediale, affascinante per lo spazio e la storia di questo grande artista del ‘’900. Un gigante della musica, un artista a tutto tondo, un precursore, ma soprattutto un uomo che ebbe il coraggio di lasciare Napoli ed emigrare in America all’inizio del XX secolo.
L'America riconobbe in Caruso l'innovazione e la tradizione della musica napoletana. Fu un momento importante per la storia della scuola musicale napoletana iniziata in Europa già diversi secoli prima e approdata alla grande Mela grazie ad Enrico Caruso. L’intero percorso di visita si svolge in diverse sale che raccontano le tappe della vita del Tenore, dalla nascita nel quartiere popolare di Napoli,
per poi soffermarsi sulle sue prime esibizioni fino al debutto al Teatro San Carlo di Naoli nel 1901, l’esibizione però non portò il successo sperato. Sofferente Caruso, decide di varcare nuovi confini e di partire oltreoceano. La scelta fu la scalata al successo. Caruso si esibì al Metropolitan di New York dove ebbe da subito importanti soddisfazioni professionali, poi a Philadelphia, in Messico, a Cuba in tutti i teatri del globo. Uomo del sud, altruista, sensibile, generoso, divertente, nonostante la vita sia stata segnata da tante situazioni difficili, prima il tradimento di sua moglie, la lontananza dalla famiglia, la perdita del padre.
Caruso si ammalerà di pleurite pochi anni dopo il 2 agosto 1921 e morirà a Napoli al Grand Hotel Vesuvio suite n.62 che porta ancora oggi il suo nome. I funerali saranno celebrati nella chiesa di San Francesco di Paola in una piazza gremita di gente. In queste sale si evince la carriera del Divo e gli apprezzamenti del Pubblico che lo considera una star globale, ma soprattutto l’Uomo meraviglioso che ha reso immortale la canzone napoletana nel mondo.