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F1: cosa sappiamo finora della Ferrari 2023

28 Novembre 2022 Author :  



La Ferrari, dopo un avvio strepitoso di stagione, nel corso del campionato di Formula 1 ha inanellato qualche prestazione negativa fino a perdere terreno sulla prima posizione in classifica. Quello che sembrava dover essere un duello agguerrito tra Max Verstappen e Charles Leclerc, almeno secondo quanto indicato anche dai palinsesti delle scommesse sul Mondiale di Formula Uno, in realtà si è trasformato in un assolo del campione della Red Bull, già campione del mondo lo scorso anno ai danni di Lewis Hamilton. Leclerc, fermo al terzo posto, rincorre Sergio Perez, mentre Sainz occupa il sesto posto in classifica alle spalle di Hamilton e Russell. In vista del 2023, tuttavia, la Ferrari è pronta ad andare incontro a cambiamenti piuttosto significativi, tanto da arrivare a decidere di cambiare il motore del pilota monegasco. Infatti, quella che è l'introduzione dello 066/7 fresco ha senza ombra di dubbio una funzione strategica, strettamente collegata a quelle che saranno le nuove soluzioni adottate proprio a partire dal 2023.

I nuovi materiali, infatti, sono figli del team di lavoro guidato da Enrico Gualtieri, che ha deciso di intervenire a gamba tesa su determinati aspetti tecnici che hanno notevolmente condizionato ed influenzato l'affidabilità e la sicurezza della power unit Ferrari. Ovviamente, per tutto questo non è potuta mancare la completa approvazione della FIA. Se da una parte il motore Superfast disegnato da Wolf Zimmermann ha portato la Ferrari a fare degli enormi passi in avanti sotto l’aspetto della potenza, dall'altra ha sicuramente tolto qualcosa dal punto di vista dell'affidabilità. Tutto questo è stato il frutto della scelta presa da Mattia Binotto, team principal della Ferrari, che, considerato il congelamento delle unità fino al termine del 2025, ha lavorato sulla concessione in termini di durata piuttosto che sul recupero delle prestazioni.

Grazie al lavoro di Zimmermann, che ha messo a disposizione un 6 cilindri innovativo dotato di un nuovo sistema di alimentazione, la fase di scoppio in camera di combustione sarà caratterizzata da tempi di accensione molto rapidi. In questo modo la Ferrari, che nell'ultimo biennio è stata condizionata dalla poca efficienza del propulsore in seguito ad un accordo con la FIA per un’irregolarità nel sistema di iniezione mai dimostrata, potrà tornare a competere ad altissimi livelli anche sotto questo punto di vista. A causa dei tanti problemi che hanno influenzato la stagione 2022 di Charles Leclerc e di Carlos Sainz, per evitare ritiri, il team della Ferrari è sceso a compromessi e ha deciso di ridurre leggermente pure il potenziale del propulsore.

Gli ingegneri, grazie alle frequenti sostituzioni del 6 cilindri, al fine di evitare punti di rottura dei particolari più deboli, hanno avuto la possibilità di optare per soluzioni assolutamente definitive, ponendosi come obiettivo quello di arrivare a motori che avranno come obiettivo quello di durare per circa otto Gran Premi per rientrare perfettamente nei target programmati e previsti per il prossimo anno. Leclerc, infatti, farà ricorso alla PU6. La Ferrari, che ad Austin con Leclerc non è andata oltre il terzo posto, avrà l'opportunità di andare a ricercare nuovamente la massima potenza, adattando le strategie elettroniche dell’ibrido ad una nuova mappatura più spinta.

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