L’integrazione degli immigrati oltre al fondamentale requisito della conoscenza linguistica passa anche attraverso la conoscenza della cultura, della storia e della geografia del luogo dove si vive.
Alla luce di questo conclamato principio, la Scuola solidale “Don Lorenzo Milani” di Sarno, nel suo progetto didattico ha previsto tra le altre anche attività di visite e sopralluoghi presso musei,scavi archeologici e luoghi storici della città di Sarno.
La prima di queste attività è stata la visita al Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno. Accompagnati dai docenti volontari e dalla docente curricolare del CPIA di Salerno le studentesse e gli studenti si sono recati presso il museo dove hanno trovato la cortese e cordiale accoglienza degli operatori museali (provenienti in massima parte dal Maghreb) nelle persone di Carla Cascone, Aquino Francesco e Rosario Memoli.
Il signor Memoli ha accompagnato i visitatori durante il percorso ed ha illustrato in modo chiaro ed esauriente quanto veniva mostrato nelle teche poste nelle sale del museo. L’attenzione dei visitatori è stata massima quando ci si è trovato di fronte ad oggetti o utensili che erano comuni alle civiltà su entrambe le sponde del Mediterraneo. Un ‘ antica cucina appartenuta all’ex proprietario dello stabile he funge da museo , ha attirato l’attenzione delle donne che hanno avuto uno scambia di opinioni e scambiato informazioni sugli strumenti usati per cuocere il cibo.
Di seguito si riportano le opinioni di alcune studentesse:
“Per quanto mi riguarda è stata una bellissima esperienza con i miei insegnanti, e tutto è stato capito e spiegato con il relatore, che ha spiegato tutto nei minimi dettagli, e lo ringrazio.”
“Buonasera mi è piaciuta la visita al museo, sia l'accoglienza che ci hanno dato e l'esposizione attraverso la quale abbiamo ascoltato della spiegazione del materiale storico, che indica la prosperità della civiltà mediterranea, e mi è piaciuta la cucina, che indica l'antica cucina italiana.
Ringrazio i Goree e ai professori per averci accompagnato durante la visita”
Il processo di integrazione degli immigrati in una comunità richiede sforzi volti a superare pregiudizi e stereotipi che possono ostacolare la reciproca comprensione. Occasioni come incontri culturali, eventi di scambio interculturale, programmi di volontariato comunitario e attività educative possono contribuire a questo processo.
La condivisione di esperienze quotidiane, come la preparazione e la condivisione di pasti, la partecipazione a eventi sociali o ricreativi, e l'interazione nei contesti lavorativi o scolastici, può aiutare a rivelare le somiglianze tra le persone provenienti da diverse culture e ad apprezzare le differenze che arricchiscono la comunità.
Inoltre, è importante promuovere un dialogo aperto e rispettoso che favorisca la comprensione reciproca e la costruzione di legami solidi all'interno della comunità. Queste interazioni possono contribuire a creare un senso di appartenenza e a promuovere la collaborazione tra i membri della comunità locale e gli immigrati.
Infine, è fondamentale che le istituzioni locali, le organizzazioni della società civile e i singoli cittadini si impegnino attivamente nell'accoglienza e nell'integrazione degli immigrati, offrendo supporto pratico, accesso a servizi essenziali e opportunità di partecipazione attiva alla vita della comunità. Solo attraverso un impegno collettivo e inclusivo possiamo costruire comunità più forti e solidali, in cui ogni individuo ha la possibilità di realizzare pienamente il proprio potenziale.
L’associazione Gorèe e l’associazione Nuova Officina ringraziano la direttrice del museo, dott.ssa Serena De Caro, gli operatori Carla Cascone, Aquino Francesco e Rosario Memoli per l'eccellente supporto fornito durante la visita.
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