Un consiglio comunale al vetriolo con l’opposizione che abbandona l’aula in segno di protesta, subito dopo il primo punto all’ordine del giorno: le interrogazioni. A far discutere e creare disordine l’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonello Manuel Rega che chiedeva spiegazione a nome di tutta la minoranza, al Sindaco e al Presidente del Consiglio, alla luce della condanna anche in Cassazione del Sindaco Giuseppe Canfora, all’epoca dei fatti presidente della provincia di Salerno.
A fare andare su tutte le furie l’opposizione la risposta del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Esposito: “Poiché non leggo i giornali, non ho appreso la notizia, quindi mi riservo e risponderò tranquillamente in qualità di presidente del consiglio”.
Una risposta che ha fatto sì che l’opposizione lasciasse l’aula.
“Il presidente del consiglio ha fatto una cosa gravissima e chiederemo, nel prossimo consiglio comunale, la sfiducia. – spiega Antonello Manuel Rega -
Non è possibile che dopo una richiesta garbata da parte dell'opposizione: di avere delle spiegazioni, da parte del Sindaco e/o dal presidente del Consiglio, in merito alla sentenza della Cassazione, risponde in questo modo. Questa è un'amministrazione che non ha più i requisiti etici e morali, non ha rispetto delle istituzioni. Abbiamo atteso due consigli comunali un intervento da parte del sindaco o da parte del presidente del consiglio sulla vicenda giudiziaria, ma non è arrivato nulla. Alla fine ad una nostra richiesta è intervenuto il presidente del Consiglio dicendo cose gravi. A questo punto penso che il sindaco ha bisogno di un tutore o di un amministratore di sostegno. Si sente vittima di una persecuzione giudiziaria e politica, secondo quanto lui dichiara attraverso una emittente televisiva locale. Quindi, secondo il sindaco tutti i giudici sono politicizzati: dice delle cose gravissime. Lui crede di essere sopra la giustizia e si sente non giudicabile, ci saremmo aspettati una situazione diversa ed invece, ancora una volta, siamo rimasti delusi. Questa amministrazione non riesce a confrontarsi con nessuno, si sentono padroni assoluti. Il sindaco condannato in tre gradi di giudizio continua a far finta di nulla: non solo ha mancato di rispetto all’intero consiglio comunale, ma alla città intera. Il loro codice etico vale o non vale a questo punto? Ripeto la cosa grave e quanto detto dal presidente del Consiglio che, essendo una carica super partes deve informarsi di quella che è la vita amministrativa”.
Dello stesso avviso è il consigliere comunale Giovanni Cocca:
“Abbiamo abbandonato l’aula consiliare in segno di protesta. Ormai chi è alla guida della amministrazione comunale ha smarrito ogni forma di rispetto per le istituzioni democratiche e dimenticato ogni valore etico e morale.
A distanza di quasi un mese dalla notizia di condanna in Cassazione per il reato di tentata concussione, nessuno si è degnato di informare il Consiglio Comunale ed i cittadini sulle eventuali gravi ricadute sul piano istituzionale ed amministrativo. Nessuna dichiarazione e nessuna comunicazione istituzionale è stata resa.
Un silenzio assordante da parte della maggioranza e soprattutto del primo cittadino.
Non ci è stato possibile capire quale sia il futuro della nostra città dopo la condanna in via definitiva del Sindaco.
Restiamo basiti da un’omertà tanto asfissiante e di come si scappi dal confronto nel rispetto delle istituzioni e dai tanti sbandieratori codici etici cosi' tanto decantati in campagna elettorale. Povera Sarno, poveri noi!”, conclude Cocca
A dire la sua, fuori dal consiglio comunale, è Franco Annunziata di Forza Italia
“Ho ascoltato l'intervista del Sindaco, più o meno ha suonato cosi "ho rispetto nella magistratura ma ci sono magistrati che sbagliano". Ora, poiché in maggioranza ci sono valenti avvocati, qualcuno può spiegare al primo cittadino che nel suo caso ci sono stati 3 magistrati diversi che hanno fatto lo stesso errore”.