Il Sindaco Aliberti di Scafati ha annunciato che promuoverà una indagine epidemiologica per tutti gli abitanti del bacino del fiume Sarno e si è rivolto direttamente al Ministro dell’Ambiente per la questione grave del Rio Sguazzatorio. Il Presidente Associazione Sarrastes di Sarno, Amendola, ha dichiarato: “Abbiamo appreso con grande entusiasmo che il Sindaco di una città del bacino abbia raccolto finalmente il guanto e accettato questa grande sfida. Non possiamo che essere sostenitori della straordinaria iniziativa, rendendoci disponibili a dare ogni contributo e supporto, dal momento che abbiamo lanciato questa provocazione in diverse sedi istituzionali e, in particolar modo, il 17 settembre scorso proprio durante la seduta di Audizione della I Commissione Speciale Regione Campania sullo stato di attuazione del Grande Progetto fiume Sarno.” Infatti, nella conclusione del suo intervento in Commissione, Amendola aveva sottolineato con forza che, dal punto di vista della vigilanza ambientale, controllo e azione repressiva dei reati ambientali, ci sono difficoltà enormi a ristabilire la legalità e la sicurezza, mentre, dal punto di vista della sorveglianza sanitaria, nessun ente si è fatto promotore di indagini epidemiologiche istituzionali: “Anche se i Dipartimenti di prevenzione delle ASL e gli Osservatori epidemiologici regionali rivestono un ruolo fondamentale per quanto riguarda la sorveglianza della popolazione, nessuno studio è stato avviato per approfondire e valutare l’entità del rischio di sovraesposizione all’inquinamento nel bacino del Sarno. Le tre ASL competenti delle tre province coinvolte, Salerno, Avellino e Napoli non hanno intrapreso quelle indagini epidemiologiche che appaiono doverose e urgenti.”
L’Associazione Sarrastes continua a seguire lo stato di avanzamento dell’intervento di ripristino della funzionalità delle vasche del Comune di Sarno, partecipando direttamente alle sedute di Audizione della I Commissione Speciale Regione Campania. In occasione dell’ultima seduta, il Presidente dell’Ass., Elena. Amendola ha avuto modo di chiedere quali criticità hanno causato l’ulteriore ritardo di quest’anno, visto che l’intervento in inverno è stato nuovamente deprogrammato, dopo circa venti anni di mancata manutenzione. Il Dirigente ing. R. Vacca della Regione Campania, sottolineando il ritrovamento di grandi quantità di rifiuti in alcune vasche del Comune di Sarno, ha dichiarato che si è dovuto modificare il progetto iniziale per poter includere anche il ripristino dei canali immissari delle vasche e, rassicurando l’Amendola, ha garantito che nel prossimo mese di ottobre, finalmente, sarebbero stati affidati i lavori.
Sulla questione è intervenuto anche Franco Annunziata del coordinamento dell' associazione Sarrastes
Aggiunge Franco Annunziata, del coordinamento dell’Associazione: “La partecipazione dei Sarrastes alle sedute della I Commissione Speciale, ha l’intento più ampio di contribuire a sensibilizzare le Autorità locali sui potenziali rischi dell'ambiente e di promuovere azioni volte ad approfondire lo stato attuale dell’habitat del bacino del Fiume Sarno. “L’obiettivo principale, che riteniamo di importanza decisiva nella battaglia ambientale, è indurre il coinvolgimento di tutti i soggetti addetti ai controlli, – sui vari piani, normativo, amministrativo, socio-economico, di vigilanza territoriale – che svolgono ruoli istituzionali e hanno un rango di pertinenza ufficiale. Infatti, anche se negli ultimi venti anni le politiche definite dagli stati membri in sede comunitaria hanno fornito indirizzi precisi e vincolanti rispetto alla tutela ambientale, in Regione Campania ancora constatiamo il sussistere di una condizione di inerzia amministrativa, non solo nella mancata attivazione di controlli efficienti per prevenire il prodursi di danni all’ambiente, ma anche nel verificare le conseguenze di quei danni sulla salute dei cittadini. Pertanto, noi Sarrastes crediamo che debba esistere una coralità di intenti, che vogliamo contribuire a costruire, per invertire i processi degenerativi che si sono incancreniti nel tessuto della nostra società civile. Per questo, abbiamo aderito alla Rete di Difesa del Sarno, coordinandoci con tante altre Associazioni del bacino dal Comune di Sarno a Castellammare di Stabia.”
PuntoAgroNews.it è anche su WhatsApp!
Cliccaqui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato