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“Una giornata particolare”, l'aneddoto sull’attrice Piera Degli Esposti

29 Dicembre 2021 Author :  

di Francesco Apicella

“Non stavo attraversando un buon periodo, mi sentivo fiacca e mi stancavo facilmente” raccontava l’attrice Piera Degli Esposti “ero pronta per andare in Sicilia, per recitare nel Teatro Greco di Siracusa; dovevo interpretare il ruolo di Elettra nelle Coefore di Eschilo ma i medici, vedendo lo stato in cui stavo, mi sconsigliarono di prendere l’aereo. “Meglio il treno o la nave!” mi dissero. Accettai il loro consiglio e contattai Aristide Brusa, che era l’amministratore dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.”Signor Brusa, poiché ho difficoltà a prendere l’aereo per recarmi a Siracusa e devo ripiegare sul treno, mi farebbe il favore di farmi avere i biglietti del viaggio presso la Fondazione del Teatro Greco in via Michelangelo Caetani?” “Ma certo, signora! Domani in mattinata glieli porterò io personalmente” . Era il 9 maggio del 1998! La mattina mi recai di buon’ora all’appuntamento, ero da sola perché tutti gli altri componenti della compagnia sarebbero partiti in aereo. Arrivata sul posto mi resi conto che era troppo presto perché il portone era ancora chiuso. Volevo stare comoda, mentre aspettavo e mi girai intorno per cercare una panchina o un muretto su cui sedermi. Non c’era niente di quello che cercavo, c’erano solo i gradini del palazzo e due macchine: una Cinquecento, troppo lontana per lo scopo,e una Renault 4 rossa, proprio davanti ai gradini del palazzo. Senza pensarci su due volte, per comodità, scelsi di appoggiarmi alla Renault e di aspettare lì l’arrivo dell’Amministratore. Dopo più di un’ora di attesa, sentii un certo languorino allo stomaco e decisi di lasciare la mia postazione, per pochi minuti, per recarmi al bar, bere un caffè e prendere un po’ di pastarelle da mangiare, nell’attesa. Sempre appoggiata alla macchina, mi spazzolai tutte le pastarelle e continuai ad aspettare. Aspetta, aspetta, aspetta…il tempo passava e dell’Amministratore non si vedeva nemmeno l’ombra. Ormai era quasi l’ora di pranzo e realizzai che lui non sarebbe più venuto. Ero davvero stanca! Decisi di recarmi al bar, di cercare il numero dell’Istituto del Dramma Antico sull’elenco telefonico e di avvertirli che non potevo partire perché non avevo ricevuto i biglietti del viaggio. Mentre componevo il numero sentii un gran baccano provenire dalla strada, sirene di ogni tipo: carabinieri, polizia, vigili del fuoco, ambulanza e tutti che gridavano in coro: “C’è Cossiga! C’è Cossiga!” “Che sta succedendo!” mi chiesi, frastornata “ Che ci fa qui il ministro dell’Interno?”. Qualcuno nel bar accese il televisore ed ebbi la risposta. Sullo schermo comparve, inquadrata in primo piano, la Renault rossa su cui ero stata appoggiata per più di 3 ore. Le forze dell’ordine aprono il cofano del portabagagli e dentro vi trovano il corpo senza vita dell’onorevole Aldo Moro (che era stato rapito dalle brigate rosse il 16 marzo 1978 n.d.r). “Oddio, mi sento mancare!” esclamai in preda al panico. Per fortuna, venne a prendermi Ida Bassignano, regista e attrice, mia grande amica. Mi portò subito a casa sua e telefonò a mio fratello Franco che, allora, era in politica e militava da tempo nel Psi. “Franco, scusi se la disturbo, c’è con me sua sorella, dice che le vuole parlare….” “E proprio adesso mi vuole parlare?!?” rispose lui su tutte le furie “le dica che questo non è proprio il momento perchè è successa una cosa terribile!....” “Ma è proprio di questa cosa che sua sorella le vuole parlare…”La mia storia era troppo incredibile! Nessuno ci voleva credere! Fui pure convocata dai magistrati che seguivano il caso Moro, erano increduli e sospettosi quando mi chiesero, a bruciapelo “Ma perché lei si è appoggiata proprio a quella Renault rossa?” Piera Degli Esposti è stata una delle più grandi protagoniste della scena teatrale e cinematografica italiane. Donna di gran classe, elegante, raffinata, vitale , esplosiva, anticonformista, Piera è stata un’attrice talentuosa, grintosa, sobria, mai sopra le righe, un’affabulatrice nata, dotata di un’ironia pungente e di un carisma irresistibile….un’artista di razza che sapeva sempre affascinare ed emozionare gli spettatori che la seguivano in teatro e sullo schermo. Una persona unica e indimenticabile! L’episodio dell’aneddoto, riportato in un suo bellissimo articolo dal giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, scritto sul Corriere della Sera il 14 agosto di quest’anno, per ricordare e omaggiare Piera Degli Esposti, nel giorno della sua morte, mi fu raccontato a Bolsena, diversi anni fa, a casa della scrittrice e regista Lorenza Mazzetti, da un caro amico comune, il regista Gianfranco Mingozzi, con cui Piera aveva più volte lavorato.

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