Le tradizioni napoletane rappresentano uno degli elementi per cui la città è nota ben oltre i confini nazionali, oltre che l’ottima cucina e le bellezze artistiche. Napoli ha un forte legame coi numeri, che ricorrono in maniera sistematica nella cultura popolare: esiste la versione campana della tombola che associa ad ogni numero un detto particolare, tipico della città partenopea e delle aree limitrofe. Si tratta della cosiddetta Smorfia napoletana, il tipico gioco che riunisce le famiglie durante le festività natalizie. Talune associazioni sono poi divenute di uso comune e l’accostamento è valido anche al di fuori del territorio campano: ne è un esempio il numero 17, generalmente equiparato alla disgrazia ormai in tutta Italia.
Sempre rimanendo in tema di festività natalizie, una tradizione tutta napoletana riguarda la realizzazione, rigorosamente a mano, delle statue del presepe. In particolare, esiste una via situata nel centro storico di Napoli, via San Gregorio Armeno, in cui è possibile ritrovare le botteghe degli artigiani che durante tutto l’anno si occupano della loro realizzazione, dall’intaglio alla colorazione. Oltre alle canoniche raffigurazioni della religione cristiana di Maria, Giuseppe, Gesù e i Re Magi, è possibile trovare statuine ispirate a quanto successo nel corso dell’anno o a simboli cittadini: ne è un esempio la riproduzione di Diego Armando Maradona, quasi immancabile all’interno di quelle botteghe e reso un mito da tutta la città partenopea: non è caso, poco dopo la sua morte, lo stadio cittadino San Paolo è stato rinominato in suo onore.
Un’altra tradizione della città è costituita dal gioco di carte: il mazzo napoletano rappresenta un vanto per tutta l’area ed è conosciuto anche al di fuori dei confini regionali, pur tenendo conto che nella penisola italiana quasi ogni area geografica presenta il proprio mazzo. Questo è costituito dalle canoniche 40 carte ed i giochi che possono essere fatti sono molteplici, sia da soli che in compagnia. Nel primo caso, il più conosciuto e praticato è indubbiamente il solitario, presente in numerosissime varianti (ne è un esempio quello a piramide). Nel caso invece di giochi in più persone, la classica Briscola è ormai un passatempo che non ha età, così come scopa (o la sua variante, lo scopone scientifico). Ugualmente praticato è il sette e mezzo: è possibile giocarci sia con il mazzo tipico napoletano sia con le carte a seme francese. In quest’ultimo caso è però necessario ricordarsi di eliminare le carte pari all’8, al 9, al 10 e al jolly, che non hanno valore nel gioco.
Tutti questi giochi tipici della tradizione sono andati incontro negli ultimi anni ad un ampio sviluppo online: sono sempre di più le applicazioni o le piattaforme disponibili sul web che permettono di giocare ai giochi più classici. Generalmente all’interno delle sale da gioco virtuali si possono ritrovare le carte a seme francese, le più utilizzate anche per il poker o il blackjack: cuori, picche, fiori e quadri sono i semi che si possono ritrovare inoltre nei simboli delle slot machine, anch’esse presenti nei casinò online. Il legame tra dizione e web diventa man mano sempre più forte.