Inquinamento del fiume Sarno, le inchieste social dell’ambientalista Gaetano Allocca fanno infuriare i politici ed aumentare i controlli anti-sversamento nei comuni dell'Agro.
La battaglia per il disinquinamento del Sarno di Gaetano Allocca, un cinquantenne dell’hinterland napoletano, sconosciuto al popolo del web fino a qualche settimana fa, sta ottenendo parecchi seguaci fra i residenti dell’area dell’Agro-nocerino.
Nello specifico, Allocca, ha iniziato a girare dei video-denuncia lungo gli argini del fiume già ad inizio mese. Nel mirino dell’ambientalista sono finiti gli scarichi, considerati dal reporter di natura anomala ed abusivi, all’interno degli affluenti del corso d’acqua.
La zona maggiormente presidiata dal “giustiziere” del fiume Sarno, è quella di Fosso Imperatore, la località sita tra il comune di San Valentino Torio e il comune di Nocera Inferiore. Qui, Alloca, ha girato decine di video postati in diretta sui social con cui punta il dito contro le aziende conserviere, politici ed Enti deputati alla salvaguardia del fiume. Sotto la lente di ingrandimento dell’ inchiesta web sono finite anche le condizioni in cui versano i canali che attraversano i comuni di San Marzano Sul Sarno, Scafati e Sarno. L’irruenza verbale dell’ambientalista e le accuse pungenti contro le Istituzioni, hanno mandato su tutte le furie il Presidente della Provincia Michele Strianese che, con un post sui social, ha chiosato “Premetto che la situazione generale del canale Fosso Imperatore è senza dubbio difficile e dunque da risolvere definitivamente, ma quanto sta accadendo a seguito dei continui interventi social di un fanatico venuto su commissione di qualcuno nel nostro territorio, è davvero inaccettabile e vergognoso- ha scritto il Presidente senza mai far esplicito riferimento ad Allocca- Sta creando solo una cattiva immagine della nostra terra. Parla ormai a 360gradi dicendo che sono tutti corrotti: sindaci, assessori, consiglieri, commissari, carabinieri, industriali, polizia municipale, forze dell' ordine, cittadini e chi più ne ha più ne metta. Non consentiamo a qualche fanatico incosciente, che non sa nemmeno di cosa parla, di infangare ancora la nostra terra, le nostre tradizioni, i nostri prodotti, i nostri sacrifici. Questi personaggi ci stanno solo danneggiando ed, anziché aiutarci ,ci creano altri problemi sociali ed economici, senza andare alla risoluzione dei problemi, perché in fondo non ha avuto il coraggio di denunciare formalmente nessuno”.
Anche il Consorzio di Bonifica del fiume Sarno, guidato da Mario Rosario D’Angelo, è stato più volte chiamato in causa durante le dirette social, ed ha replicato alle accuse “L’amministrazione consortile, a seguito dell’ennesimo post pubblicato sui social network lesivo dell’immagine dell’Ente, stigmatizza le condotte di chi induce i cittadini a ritenere che il Consorzio sia addirittura un soggetto attivo dell’inquinamento. In numerosi filmati lo si ritiene addirittura responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria del fiume Sarno che è, invece, di esclusiva competenza regionale. L’amministrazione si riserva di dare mandato ai propri legali per la tutela della propria immagine”. Tuttavia, negli ultimi giorni, le ispezioni delle Forze dell’ordine sui canali “incriminati" sui social sembrano essere aumentate. La Polizia provinciale e la Polizia municipale dei vari comuni interessati sono a lavoro per risalire alle cause degli sversamenti.