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"Viaggio nella memoria", un cortometraggio che suscita emozioni che travalicano il tempo e lo spazio

13 Maggio 2023 Author :  

di Francesco Apicella

Viaggio nella memoria

L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, l’indifferenza porta alla violenza, perché l’indifferenza è già violenza. Quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori” ha detto la senatrice a vita Liliana Segre al Memoriale della Shoah di Milano, in occasione dell’evento promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. La senatrice, classe 1930, superstite dell’Olocausto e testimone attiva della Shoah italiana, fu deportata al campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio del 1944 e ne uscì alla fine della seconda guerra mondiale. Per molto tempo tenne per sé i suoi ricordi dolorosi e non volle parlare della sua esperienza nei campi di sterminio ma, poi, negli anni 90’, decise di uscire dal suo silenzio e cominciò a raccontare pubblicamente la sua terribile esperienza, sopratutto nelle scuole, per far conoscere alle nuove generazioni la terribile realtà della Shoah e sensibilizzarle contro il razzismo e l’indifferenza. Bisogna tener vivo nei giovani la memoria della Shoah (parola ebraica che, in italiano, significa “distruzione totale”) affinchè quanto è accaduto in passato non debba mai più ripetersi.”. Meditate che questo è stato” recitano i versi di Shemà (una parola ebraica che, in italiano,significa “ascolta” n.d.r), la struggente poesia di Primo Levi che apre il suo libro “Se questo è un uomo”, in cui descrive il suo internamento e la sua prigionia nei campi di sterminio di Auschwitz e Monowitz, dal gennaio del 1944 al gennaio del 1945… “Vi comando queste parole” è l’accorato monito di Leviscolpitele nel vostro cuore, ripetetele ai vostri figli. Ricordatele sempre! Altrimenti, possa la vostra casa cadere a pezzi, possa la malattia rendervi infermi e possano i vostri figli voltarvi le spalle con disprezzo”. E Papa Francesco, nell’Angelus, alla vigilia del Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno il 27 gennaio per commemorare le vittime dell’Olocausto, ricordando la Shoah ha detto: "Davanti a questa immane tragedia, a questa atrocità, non è ammissibile l’indifferenza ed è doverosa la memoria. Domani siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più".

Animati dal nobile proposito di perpetuare la memoria della Shoah, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “G. Gavazzeni” di Talamona (comune montano in provincia di Sondrio), hanno realizzato il cortometraggio “Viaggio nella memoria” con la regia di Sergio Di Girolamo, autore anche del soggetto e della sceneggiatura e col supporto prezioso della professoressa Simona Duca. Il cortometraggio, attraverso un cammino, a ritroso nel tempo, intensocommovente e poetico, tocca le corde più intime del cuore degli spettatori, facendole vibrare con una melodia armoniosa di emozioni continue e lascia dentro un dolore muto, disperato, impotente, e la consapevolezza di non dimenticare mai che “tutto ciò è accaduto davvero e che potrebbe accadere ancora”. Il filmato, diretto con squisita sensibilità, delicatezza espressiva e mestiere sicuro dal regista marsalese, classe 1977, ci insegna quanto è importante alimentare il fuoco sacro della memoria, affinchè non si ripetano mai più, negli anni a venire, gli orrori del passato, frutto della follia distruttiva e del delirio di onnipotenza di mostri, sotto mentite spoglie umane, e nasca nelle nuove generazioni l’imperativo categorico del rispetto della vita di ogni essere umano, senza distinzioni di razza, di sesso o di religione. “Non esistono razze diverse” diceva Albert Einstein “io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana” E’ bello e lodevole che degli studenti si siano dedicati con tanta passione ed entusiasmo alla realizzazione di un cortometraggio sulla Shoah con l’intento di far conoscere a tutti, attraverso un viaggio nel tempo, la realtà raccapricciante dei campi di sterminio e far sentire forte il tema della memoria. Una memoria da tenere sempre viva e presente nel cuore e nella mente per poterla, come è giusto che sia, tramandare ai posteri. Non è facile raccontare a degli studenti un tema così spinoso e doloroso, come quello della Shoah ma, sulla scia dell’impatto emotivo del Diario di Anna Frank, se a raccontare ai giovani degli orrori della seconda guerra mondiale sono dei ragazzi stessi che, in questo caso, lo hanno fatto attraverso un filmato coinvolto e coinvolgente, non c’è modo migliore per farli sentire partecipi e custodi attivi di una realtà storica che, proprio per la sua spietata crudezza, non deve essere mai dimenticata. Questo era l’obiettivo, felicemente realizzato, degli studenti di Talamona e del regista Sergio di Girolamo, che è un artista poliedrico, a tutto tondo; laureatosi in Storia dell’Arte, con una tesi sul grande regista americano David Linch, appassionato di fumetti, libri e film del filone fanta horror, ha scritto e pubblicate varie opere di fantasia, ispirate a questo genere, è un regista, un valente pittore, uno sceneggiatore, un grafico, suona la chitarra elettrica in un gruppo rock ed è anche un web designer freelance. Ha realizzato due cortometraggi di successo del genere horror: “L’ombra di Shoggoth” e “Riflesso di morte”, ispirati ai fumetti americani“Tales from the crypt”degli anni 50’, con cui è ha partecipato a prestigiosi Horror Festival. Con squisita sensibilità ha diretto un corto corale che cattura l’attenzione dello spettatore, emozionandolo e legandolo alla poltrona dall’inizio alla fine della proiezione. Il cortometraggio è interpretato dall’attore Gabriele Musco, nel ruolo dell’alpino Giuseppe e dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo “G. Gavezzani” di Talamona: i ragazzi ebrei sono: Alice Cian, Camilla Petrelli, Josè Gusmeroli. Elia Cecchini e Pietro Raggi della classe 3A, Christian Duca, Alessandro Duca e Luca Massaini della classe 3B, Marco Massaini della classe 1B, la voce fuori campo di Maria, la sorella del soldato, è di Rosanna Ragi. Anche se la recitazione dei ragazzi è ancora acerba, data l’età e la loro inesperienza nel mondo dello spettacolo, grazie alla loro spontaneità e alla loro fede nella bontà del messaggio lanciato dal corto e in quello che stavano facendo, i risultati raggiunti sono promettenti e di buon livello artistico. Gabriele Musco, attore di annosa carriera teatrale, con la sua interpretazione ha dato, ancora una volta, una prova del suo eclettico talento artistico, che lo porta a cimentarsi con i ruoli più disparati, sia comici che drammatici, caratterizzandoli con uno stile interpretativo sapiente, naturale e immediato, senza mai sbavature di tono e sempre con risultati eccellenti. Faccio tantissimi in bocca al lupo a Sergio Di Girolamo e ai ragazzi della scuola di Talamona affinchè la loro opera tocchi il cuore e le coscienze di tutti, come ha fatto con me, spronandoli a perpetuare la memoria dello Shoah… per non dimenticare.

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