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“Per aspera ad astra”: buon compleanno Sophia

26 Settembre 2024 Author :  

di Francesco Apicella

“20 anni fa” ha raccontato Lino Banfi a “Sottovoce”il bel programma notturno di Gigi Marzullo, nella puntata dedicata al compleanno di Sophia Loren, “ fu trasmessa su Rai 1 una fiction in due puntate, di cui ero protagonista, che si chiamava “Raccontami una storia”, la mattina dopo squilla il telefono e vado a rispondere:”Pronto, Linù, sono Sofia” “Uè, Sofia, che piacere! Come stai?” “Tutto bene, Lino, ieri sera ti ho visto in tve voglio farti i complimenti per questo bel lavoro che hai fatto, te li faccio adesso, prima che escano i numeri dell’audience sui giornali. Lino, sei bravissimo, mi hai commosso!” Come me, in quel periodo, 20 anni fa, anche lei stava lavorando a quell’ora della mattina, stava girando un film con Lina Wertmuller e mi disse una cosa bellissima:”Io e te, Linù, simmo duje ciucce ‘e fatica!” Una bellissima frase che poi, entrambi, abbiamo verificato nel tempo, lavorando instancabilmente. Io la ringraziai e le dissi:” Sofia, un’attrice brava, bella, di fama mondiale, come te, non deve commuoversi, deve sorridere”. Il 20 settembre di quest’anno, Sophia Loren, che è nata a Roma il 20 settembre del 1934, da Romilda Villani e Riccardo Scicolone, ha compiuto 90 anni e ha festeggiato il suo compleanno a Roma, al The Space cinema Moderno, con una festa blindatissima a cui hanno partecipato gli amici più cari, molti vip a lei legati da un profondo affetto e alcuni rappresentanti istituzionali, come il sindaco di Roma Roberto Gualtieri; a Sofia, accolta da una pioggia scrosciante di applausi, è stata consegnata la Chiave di Cinecittà, con su impresso il suo nome, un riconoscimento unico e speciale, riservato solo a lei. Il figlio Edoardo, visibilmente commosso le ha dedicato queste parole:” Tu sei una luce che questo Paese porta come una torcia in giro per il mondo e che tutti noi portiamo nei nostri cuori. La luce della dignità e del coraggio che brilla attraverso il tuo esempio di non aver mai rinnegato o dimenticato le tue radici e di non aver mai permesso a un’altra luce, quella dei riflettori, di rubarti l’identità”. Sophia Loren e i suoi ospiti si sono, poi, spostati tutti sulla terrazza dell’hotel Anantara Palazzo Naiadi, a Piazza della Repubblica e lì è continuata la festa di compleanno per onorare i suoi splendidi 90 anni. Tra i presenti c’erano anche la popstar Sting, che le ha dedicato la canzone “Every little thing she does is magic”, e la nostra Laura Pausini, che ha cantato per lei “Io sì”,il brano della colonna sonora del film “La vita davanti a sé” del 2020, con cui l’ anno seguente, a Hollywood, vinse il Golden Globe come migliore canzone originale in un film. Durante la festa, Sophia, commossa, ha ringraziato tutti i presenti con queste parole:” Il vantaggio dell’età è che non possiamo perdere tempo con cose inutili. Una serata con la mia famiglia, i miei figli, i miei nipoti, i miei amici, i miei collaboratori. Quest’amore tra noi conta. Queste amicizie sono la vita. Abbiamo pianto insieme, ballato insieme. E se c’è un regalo che mi volete fare, un dono, è di celebrare non solo me, ma tutti noi che siamo ancora qui.” Ho letto il suo bellissimo libro “Ieri, oggi, domani. La mia vita”, che lei scrisse per i suoi 80 anni, e il libro “Sophia Loren. Una vita da romanzo” che la scrittrice Silvana Giacobini le dedicò nel 2010. Ho visto tutti i suoi film, alcuni più di una volta, e l’ho amata sin dal primo momento in cui l’ho vista sullo schermo, catturato dalla sua bellezza, dalla sua bravura, dalla sua naturalezza e dalla limpida profondità del suo sguardo. Avevo 10 anni la prima volta che ho visto un suo film, il mio papà mi portò al cinema Diana di Nocera Inferiore a vedere “Olympia” un film di Michel Curtiz, interpretato da lei e John Gavin, un attore americano famoso negli anni 60’. Erano entrambi bellissimi! Grande, immensa, Sophia, racchiudere nelle righe di un articolo tutto il suo mondo interiore, la sua vita e il suo incredibile percorso artistico, è un’impresa titanica, quasi impossibile. Durante la sua lunga e luminosa carriera Sophia è stata diretta dai più grandi registi del cinema, sia italiani che internazionali, tra cui Vittorio De Sica (“L’oro di Napoli”,”La ciociara, il film che le ha fatto vincere una pioggia di meritatissimi premi, ”I sequestrati di Altona”, “Boccaccio ‘70”, “Ieri, oggi, domani”,”Matrimonio all’italiana”, trasposizione cinematografica di “Filumena Marturano”, una delle più belle commedie di Eduardo, De Filippo, un film bellissimo, in cui la Loren dà un’interpretazione magnifica e indimenticabile del suo personaggio, “I girasoli”, “Il viaggio”), Ettore Scola (“Una giornata particolare”, con un ruolo intenso ed emozionante, accanto a un bravissimo Marcello Mastroianni), Dino Risi (“Il segno di Venere”, “Pane, amore e….”, “La moglie del prete”, “La ciociara-serie televisiva”, remake del film del 1960 ), Alessandro Blasetti (“Tempi nostri-Zibaldone n°2”, “Peccato che sia una canaglia”, “La fortuna di essere donna”), Mario Mattoli (“Due notti con Cleopatra”, “Miseria e nobiltà”), Francesco Rosi “(il magico fantasy “C’era una volta”), Renato Castellani (“Questi fantasmi”, tratto dall’omonima commedia di Eduardo ), Mario Monicelli (“La mortadella”), Mario Soldati (“La donna del fiume, in cui affrontò con grande bravura il suo primo ruolo drammatico ”), Steno (“Un giorno in pretura”), suo figlio Edoardo Ponti (“Cuori Estranei”, il suo centesimo film, “Voce umana”e”La vita davanti a sé”, che è il suo ultimo film, super premiato dalla critica e dal pubblico), Robert Altaman (“Pret-a-Porter, in cui lei e Marcello Mastroianni ripropongono in maniera ironica, dopo 33 anni, la scena dello spogliarello di “Ieri, oggi, domani”), Michael Curtiz (“Olympia”), Anatole Litvak “(Il coltello nella piaga”), Jean Negulesco (“Il ragazzo sul delfino”), Martin Ritt (“Orchidea nera”, con cui vinse nel 1958 la Coppa Volpi al Festival Cinematografico di Venezia,per la migliore interpretazione femminile), Sidney Lumet “(Quel tipo di donna), George Cukor (“Il diavolo in calzoncini rosa”), Charlie Chaplin (“La contessa di Hong Kong”, ultimo film del grande regista britannico) e dulcis in fundo Lina Wertmuller, unica donna del cinema italiano ad essere premiata, come regista, con un Oscar onorario, che le è stato assegnato nel 2020 (“Fatto di sangue tra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici”, “Sabato, domenica e lunedì”, miniserie televisiva, tratta dall’omonima commedia di Eduardo, la sua preferita fra le tante che ha scritto, “Francesca e Nunziata”, tratto dal romanzo omonimo di Maria Orsini Natale). Sophia ha recitato in più di 100 film accanto ad attori prestigiosi , tra cui ricordiamo Marcello Mastroianni (suo partner preferito e suo grande amico, insieme hanno fatto 10 film, a formare la fortunata coppia cinematografica fu l’intuito formidabile del regista Alessandro Blasetti, che li volle insieme nel 1955, per il film “Peccato che sia una canaglia” e l’anno seguente per il film “La fortuna di essere donna”; furono entrambi due film di grande successo), Totò, Vittorio Gassman, Marlon Brando, John Gavin, Paul Newman, William Holden, Cary Grant (Cary si innamorò di lei sul set del film “Orgoglio e passione” e avrebbe voluto sposarla ma Sophia era innamorata di Carlo Ponti, il suo futuro marito, e così divennero grandi amici; fu lui ad annunciarle nel 1962, per telefono, alle 6.45 che aveva vinto l’Oscar come migliore attrice per “La ciociara”), Charlton Heston, Gregory Peck, Anthony Perkins, Frank Sinatra, Burt Lancaster, John Wayne, Richar Burton. Quando Vittorio De Sica si preparava a girare il film “L’oro di Napoli”, cercava un’attrice che potesse interpretare la parte di Sofia, la moglie fedifraga del pizzaiolo Rosario nell’episodio “Pizze a Credito”, Sophia si presentò da lui per fare un provino ma Vittorio, da esperto cineasta qual era, appena la vide, la scelse subito per la parte “E il provino” chiese Sophia “non lo facciamo?” “Non ce n’è bisogno, Sofì” rispose Vittorio “sei perfetta per quel ruolo, fidati di me!”. E Sophia, nel corso degli anni, si è sempre fidata di Vittorio, ha seguito sempre i suoi consigli e i suoi suggerimenti e con lui ha fatto i film più belli della sua carriera, ricevendo sempre ampi consensi, sia dal pubblico che dalla critica che ha gratificato le sue interpretazioni con una pioggia di premi. Inizialmente il film “La ciociara”, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, avrebbe dovuto avere Anna Magnani nel ruolo di Cesira e Sophia Loren nel ruolo di sua figlia Rosetta; Anna accettò con entusiasmo la proposta di girare “La ciociara”ma, quando seppe di dover interpretare la parte della madre della Loren, rifiutò l’offerta per una marcata differenza fisica legata all’altezza delle protagoniste. Vittorio, che era amico della Magnani, andò a trovarla a casa e fece di tutto per convincerla ad accettare la parte di Cesira ma lei fu irremovibile nella sua decisione. Alla fine, per sfotterlo, gli disse:” Senti, Vittorio, se ti piace tanto questa Sophia, perché non fai fare la madre a lei?”. De Sica non aveva mai pensato a una soluzione del genere, cominciò a riflettere sulle parole di Anna e decise di prendere in considerazione il suo consiglio, però, prima di andare via, fece un ultimo tentativo con Anna :”E’ la tua ultima parola?” “L’ultima e non ci tornerò sopra”. “Ebbene”, disse De Sica, “credo che seguirò il tuo consiglio e darò a Sophia il ruolo della madre. Non è affatto una brutta idea.”
“Vittorio mi spedì un telegramma”, racconta Sophia nella sua autobiografia: “Accetti di fare la madre di una figlia tredicenne?” Risposi subito affermativamente. Il ruolo era splendido e avevo in De Sica la massima fiducia, avrebbe saputo dirigermi. Fu così che Anna Magnani mi dette il ruolo della vita, quello che avrebbe orientato tutta la mia carriera. “La Ciociara” ebbe un successo incredibile, in tutto il mondo; per la sua interpretazione, intensa, commossa e commovente, Sophia, considerata l’attrice italiana più premiata al mondo,ottenne 21 premi, nazionali e internazionali, fra cui l’Oscar nel 1962, prima attrice italiana ad essere stata premiata con un Oscar, recitando nella sua lingua d’origine, il David di Donatello, il Nastro d’argento, il premio BAFTA e il premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes. Quando nel 1955 Gina Lollobrigida si rifiutò di interpretare il terzo film della serie “Pane e amore”, il film fu proposto a Sophia Loren e lei, felice, accettò di girarlo. I giornali cominciarono a parlare di una presunta rivalità fra le due attrici e questa “voce” , nonostante sia stata smentita varie volte dalle interessate, e’ andata avanti per tantissimi anni. Quando, lo scorso anno, è morta Gina Lollobrigida, Sophia ha sfatato questa leggenda e le ha regalato un saluto commosso: “Cara Gina, il tuo corpo si è spento, ma la luce della tua stella brillerà su di noi e nei nostri cuori per sempre. Ti voglio bene, Gina! Sophia!”. A nome di tutti i lettori, faccio tantissimi auguri alla nostra Sophia nazionale, ringraziandola per il suo eclettico talento naturale, per la sua squisita sensibilità e per tutte le altre doti che il suo cuore generoso racchiude. Buon compleanno, Sophia, come il profumo delle rose la tua bellezza non conosce il tempo. Ti voglio bene, Francesco!

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