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Portici: da Real Villa ad Università. I dintorni della Reggia…

13 Febbraio 2023 Author :  

di Annamaria Porro*

Se c’è un luogo che spicca in epoca Borbonica con il suo splendore, questo luogo è sicuramente Portici con l’ affascinante Reggia. Il piccolo borgo di Portici fino all'arrivo di Carlo III di Borbone a Napoli (1734) era un centro satellite della capitale partenopea, situato in un punto privilegiato della costa orientale di Napoli, a metà tra il Vesuvio e il mare. Portici città eletta da Re Carlo, divenne tra il Settecento e l'Ottocento, centro di villeggiatura, di negozi alla moda, e di Caffè, così conquistò il nome di “piccola Parigi”, fino alla seconda guerra mondiale. In questi anni felici per tutta la zona orientale di Napoli, ci furono importanti conquiste in ambito industriale e territoriale: la prima ferrovia d’Italia inaugurata nell’ 1839 che metteva in comunicazione Napoli- Portici, l’Osservatorio Vesuviano fondato nel 1841 (ente preposto allo studio dei fenomeni vulcanologia del Vesuvio) e inoltre il Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive fondato da Ferdinando II nel 1840 per competere con la supremazia tecnica inglese e francese. Per quasi tre secoli la costa vesuviana, rispose bene alle nuove idee illuministe che si affermavano in Europa. Inoltre l’amenità del luogo, la dolcezza del clima e l’aria salubre, diedero impulso a magnifiche architetture. Lungo la strada Regia delle Calabrie, sfarzose ville vennero costruite. Si concentrano per circa un miglio, da Resina (Ercolano) a Torre del Greco, tutti esempi di grande bellezza architettonica del XVIII sec. e del XIX sec. Oggi è possibile ammirarne alcune, in un itinerario intitolato il “ Miglio d’Oro”.      

La Magnifica Reggia


La Reggia di Portici è il primo Palazzo Reale che nasce al di fuori delle mura di Napoli. Residenza estiva ed autunnale del re Carlo di Borbone, sorge su territori precedentemente appartenuti alla nobiltà napoletana. La scelta di costruire in questo luogo non fu casuale, ma voluta. Il Re voleva vivere vicino alla città di Napoli ma anche in prossimità di Ercolano. Siamo negli anni in cui si scoprono le prime testimonianze archeologiche di Ercolano. La Reggia ospiterà le prime testimonianze archeologiche della vicina Ercolano. Per due secoli, sarà tappa conclusiva del viaggio di eruditi di tutta Europa che intraprendevano il gran tour. La straordinaria architettura composta da più elementi amalgamati in un unico corpo di fabbrica raccordati dal vuoto centrale (piazza), attraversato dalla strada delle Calabrie (oggi via dell’Università), che separa la parte dell’architettura rivolta verso il mare ( Appartamento Reale e Herculanense Museum) e la parte del giardino rivolta verso il Vesuvio (Orto botanico). Un asse prospettico paesaggistico che unisce un binomio Mare-Vesuvio e sottolinea i due ingressi alla Reggia . Il prospetto verso il Mare dove si accede all’appartamento Reale grazie ad un magnifico scalone decorato da Vincenzo Re (scenografo che si occupò anche del Teatro San Carlo di Napoli) a finte architetture ci immette al piano nobile. Il piano nobile è suddiviso in camere e si possono apprezzare diversi affreschi di Vincenzo Gamba, un affreschi soffici come una nuvola, altri affreschi occupano gli ambienti della Reggia di epoca murattiana che ricordano lo stile neoclassico. Inoltrandoci, alcuni spazi sono occupati dall’Università di Agraria e altri dedicati al Museo Herculanense. Il Museo racconta in chiave multimediale la storia dei protagonisti della scoperta di Pompei ed Ercolano e i molti reperti riprodotti di quegli anni. Attualmente è in corso una mostra interessantissima intitolata Materia. Tutto il legno che non bruciò ad Ercolano. Sono reperti in legno recuperati da Ercolano e visibili in diverse sale della Reggia.

Il connubio Università Reggia potrebbe sembrare non adeguato. Ma entrambe le realtà sono legate a questo territorio in maniera differente. Vivono nel rispetto della natura dei luoghi e soprattutto puntano sempre più ad una conoscenza approfondita del territorio e a migliorarne l’offerta culturale.

Cappella Reale o teatro di corte?

La Cappella Reale è un’altra chicca della Reggia di Portici. Situata sulla strada delle Calabrie e quindi esposta alla strada pubblica. Inizialmente il progetto di questo ambiente era organizzato come un piccolo teatro di corte ma successivamente il Re notò che mancava un luogo di culto e quindi una cappella Reale e decise di cambiare in corso d’opera la destinazione del luogo. Oggi si presenta una via di mezzo tra teatro e cappella. Lo spazio è organizzato come un piccolo palco con al centro l’altare. In questa cappella regia suonò nel 1770 Mozart giovanissimo, in viaggio con il padre, entrambi attratti dalle bellezze archeologiche di Pompei ed Ercolano.

*Annamaria Porro. Guida turistica della Campania

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