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L'eterno Caravaggio crea opportunità di confronti, in mostra al Palazzo Reale di Napoli

31 Marzo 2023 Author :  

di Annamaria Porro*

Odiato, amato, criticato ma soprattutto eterno, ancora una volta un capolavoro di Caravaggio crea opportunità di confronti. 15 le opere esposte nelle sale di Palazzo Reale di Napoli nella mostra intitolata Dialoghi su Caravaggio. Un capolavoro del Michelangelo Merisi e tanti gli “scolari” del grande Maestro, ci raccontano l’influenza pittorica della lezione dell’artista lombardo sull'arte del XVII e XVIII secolo. Fulcro della mostra è la Flagellazione. Un’opera commissionata dalla famiglia de Franchis nel primo soggiorno napoletano dell'artista risalente al 1607 per la Cappella in San Domenico Maggiore. Trasferita successivamente alla Reggia di Capodimonte, l’opera sarà visibile al Palazzo Reale fino a maggio 2023. Un’iniziativa che vede coinvolte le due Regge borboniche, con un importante collezione voluta da Ferdinando IV di Borbone.

Una rassegna di artisti per preparare il visitatore alla grande opera del Caravaggio

Una rassegna di artisti, tra i quali Battistello Caracciolo e Mattia Preti. Le opere disposte lungo il percorso espositivo preparano il visitatore ad affrontare il capolavoro del Caravaggio esposto nell’ultima sala: "Il Cristo alla colonna". Un’opera in cui la dimensione umana è la protagonista di tutta la scena, resa sensibile dai fortissimi chiaro scuri che accentuano e sottolineano la “ la sofferenza” umana. Il Cristo emerge dallo sfondo scurissimo, in cui vorticosamente gli uomini intenti a legare il Corpo, si muovono come in una danza intorno al protagonista, creano suspense, l’intera scena è bloccata ad un attimo prima della Flagellazione, una sorta di backstage dell’opera, dove a fare la differenza sono i colori dei bianchi e dei neri, con un attenzione ai toni e ai semitoni che sviluppano “ emotivamente” la luce percepita.

La luce, protagonista indiscussa delle opere del Caravaggio

Protagonista indiscussa di tutte le opere del Caravaggio è la luce. Attraverso la luce abbiamo l’oscurità, quell’oscurità che Caravaggio aveva conosciuto bene nell’arco della sua breve vita. Perseguitato, Caravaggio, è riuscito a trasmettere attraverso la pittura le sue paure, le sue debolezze ma soprattutto ha saputo regalare a tutti coloro che hanno avuto la possibilità di trovarsi al cospetto di un suo capolavoro, l’emozione e la commozione che l’animo umano può provare, la pietà, la passione, la morte. La pittura del Caravaggio, intrisa di forti sentimenti, si rivolge a tutti gli animi, è intima e modesta è eloquente. Grazie a Michelangelo Merisi la pittura non morirà mai.

 

*Annamaria Porro. Guida turistica della Campania
Mail.annamariaporrogt@gmail.com

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