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Sandra delle Meraviglie

20 Febbraio 2024 Author :  

di Francesco Apicella

Sin da bambino mio padre,che amava tantissimo il cinema e ha trasmesso questa passione a me, alle mie sorelle e ai suoi nipoti, mi portava sempre con sé all’ultimo spettacolo, al cinema Diana di Nocera Inferiore, a vedere dei bellissimi film. Tanino, l’uomo che staccava i biglietti all’ingresso della sala, era un suo caro amico e mi faceva sempre entrare gratis. Una di quelle sere, papà mi prese in disparte e mi disse:” Francù, stasera andiamo a vedere “La visita”, un film di Antonio Pietrangeli, grande regista italiano…Tanino mi ha assicurato che è bellissimo ed è sicuro che piacerà anche a te” “Papà, chi ci lavora?”gli chiesi “La protagonista è Sandra Milo, te la ricordi? Quell’attrice bionda,tanto brava, che ultimamente abbiamo visto nel film “Fantasmi a Roma” “Come no, me la ricordo! E’ bellissima!”. Appena siamo entrati in sala si sono spente le luci ed è iniziata la proiezione. Dopo qualche minuto, smarrito, domando a mio padre:” Papà, ma dov’è Sandra Milo? “Come dov’è? E’ lei che interpreta la signorina Pina!” “Lei?!? Ma è bruna, non è bella ed ha un sedere enorme!” “ Per rendere più credibile il suo personaggio, le hanno cambiato il colore dei capelli, l’hanno imbruttita e, per giustificare il soprannome di “la bella culandrona”,con cui è nota in paese, le hanno imbottito i fianchi e il fondoschiena di gommapiuma ma ti assicuro che lei, nonostante l’abbiano conciata così, è sempre bella.” Il film fu bellissimo e Sandra, totalmente immersa nel suo ruolo di donna sola e desiderosa d’affetto, cesellò il suo personaggio con una profondità espressiva indimenticabile. Fu una grande prova d’attrice! Nel corso degli anni ha sempre dichiarato che, tra i tanti film da lei interpretati, “La visita” era, senz’altro, il suo preferito.Sandra Milo nacque a Tunisi, l’11 marzo 1933, da padre siciliano e mamma toscana e trascorse l’infanzia a Vicopisano, vicino Pisa. All’anagrafe si chiama Salvatrice Elena Greco. Quando decise di entrare nel mondo dello spettacolo, scelse Sandra Milo, come nome d’arte . Nel 1953 debutta nel mondo del cinema, con un piccolo ruolo, nel film “Lo scocciatore (Via Padova 46)”, diretto dal regista Giorgio Bianchi, con un cast stellare, tra cui spiccano nomi famosi come Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Giulietta Masina eVirna Lisi. Ma, fra tante celebrità, la sua presenza passa inosservata. Nel 1955 viene scelta dal regista Antonio Pietrangeli, (morto per annegamento, a Gaeta, all’età di 49 anni n.d r) per interpretare il ruolo di una hostess nel film “Lo scapolo”, accanto ad Alberto Sordi. E’ Pietrangeli, sensibile e attento regista delle donne, il deus ex machina di Sandra, crede molto in lei e la dirigerà in seguito in altri 3 film, che sono, forse, i più belli della sua carriera d’attrice. Tra il 1956 e e il 1960 gira diversi film in Francia, diretti dai più grandi registi francesi. Nel 1958 gira il film “Totò sulla luna”; “quando arrivai sul set”, raccontava Sandra “non vedevo l’ora di conoscere il grande comico napoletano, di cui ero una grande ammiratrice. Appena lo vedo, da lontano, gli corro incontro a braccia aperte, gridando :”Totò, Totò….”ma lui, serio e distaccato, mi gela con un formalissimo “buon giorno, signorina. Ci rimasi male ma capii che, fuori dal set, Totò non c’era più e restava solo il principe Antonio de Curtis, completamente diverso dal suo alter ego camaleontico”. Il primo ruolo importante nel cinema italiano arrivò nel 1959, con il film “Il generale della Rovere”, diretto da Roberto Rossellini, in cui lei interpretava il ruolo di un’ingenua prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Il film fu premiato alla Mostra del cinema di Venezia con il Leone d’oro, ex aequo con “La grande guerra” di Mario Monicelli. Antonio Pietrangeli credeva molto in lei e l’anno seguente la chiamò per interpretare il ruolo della dolce prostituta Lolita nel film “Adua e le compagne”, facendola recitare per la prima volta con la sua voce. “In “Adua e le compagne” ero l’unica attrice non doppiata e per un soffio non vinsi la Coppa Volpi” raccontava Sandra Milo. Infatti, quell’anno il premio per la migliore interpretazione femminile alla Mostra del cinema di Venezia, per un punto non fu assegnato a lei ma a Shirley MacLaine per il film “L’appartamento”. Nel 1961, sempre diretta da Antonio Pietrangeli, interpretò il film “Fantasmi a Roma” accanto a Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Eduardo De Filippo ed altri grandi attori. Lei aveva il ruolo del fantasma di donna Flora, una romantica nobildonna, vissuta nell’Ottocento e morta suicida nel Tevere per una delusione amorosa. Sempre nello stesso anno, diretta ancora una volta da Roberto Rossellini girò il film “Vanina Vanini”, tratto da un racconto di Stendhal. Nel film interpretava il personaggio omonimo, che era una ricca e brillante principessa romana, innamorata di un carbonaro. Sandra credeva molto in quel ruolo e lo interpretò con passione e intensità ma il film, presentato alla Mostra di Venezia, fu un flop incredibile. La critica delusa da Rossellini, il padre del neorealismo, per il suo passaggio al dramma in costume, fece a pezzi il film, demolendo anche la recitazione dell’attrice. Enrico Lucherini (famoso addetto stampa italiano n.d.r), per la sua recitazione la soprannominò malignamente “Canina Canini”. Sandra Milo ci rimase malissimo e decise di ritirarsi definitivamente dal cinema, per scrivere poesie. Tuttavia, nonostante fosse decisa a lasciare il cinema, nel 1963 accettò di far parte del cast del film “Il giorno più corto per il quale furono scritturati 88 attori, impegnati in piccole e piccolissime parti. Tutti accettarono di partecipare al film a titolo gratuito, per scongiurare il fallimento della Titanuse Sandra, di fronte a questo nobile intento, non si tirò indietro.Fu Federico Fellini, con l’aiuto di Ennio Flaiano, a farle cambiare idea, facendole interpretare il ruolo di Carla, la morbida e sensuale donna fatale che turba i sogni di Guido (Marcello Mastroianni) nel film “”. Sul set, MarcelloMastroianni la accolse con un caloroso “bentornata: non senti che la tua famiglia è questa?”. ebbe un grande successo, fu osannato dalla critica e considerato il miglior film di Fellini, nel 1964 vinse l’Oscar come migliore film straniero e Sandra per la sua magnifica interpretazione vinse il suo primo Nastro d’argento. Tornata alla grande, al cinema, Sandra interpreta tra il 1963 e il 1964 ben 11 film, tra cui i più degni di rilievo sono: “La visita”, diretta per l’ultima volta da Pietrangeli, “Frenesia dell’estate”, accanto a Vittorio Gassman e Amedeo Nazzari, diretto da Luigi Zampa, “Le voci bianche”, accanto a Paolo Ferrari e Vittorio Caprioli, “Le belle famiglie”, regia di Ugo Gregoretti, nell’episodio “Amare è un po’ morire”, accanto a Totò e “Una donna dolce, dolce”, episodio di “La donna è una cosa meravigliosa”, regia di Mauro Bolognini. Nel 1965 Fellini la chiama per interpretare accanto a Giulietta Masina, 3 ruoli diversi nel film “Giulietta degli spiriti”, il primo film a colori del grande regista: è Susy, donna disinibita e lussuriosa, sacerdotessa del sesso e del piacere, è Iris, personificazione di Iride, la messaggera degli dei e Fanny, la trapezista amante del nonno di Giulietta. “Sandrocchia”, come affettuosamente la chiama il Maestro, più bella e sensuale che mai, dà un’ottima prova di attrice, la critica riconosce la sua bravura e lei vince, per la sua interpretazione, il suo secondo Nastro d’argento. Sempre nel 1965 gira, accanto a Enrico Maria Salerno, il film “L’ ombrellone”, un piccolo gioiello della commedia italiana, diretto da Dino Risi. Nel 1968 Sandra girò il film “T’ammazzo!...Raccomandati a Dio”, accanto a George Hilton e Jhon Ireland, sposò Ottavio De Lollis e interruppe bruscamente la sua fortunata e intensa carriera cinematografica, per dedicarsi esclusivamente alla famiglia. Dopo undici anni di lontananza dai teatri di posa, accetta di tornare al cinema nel 1979 con due film: “Riavanti….Marsch!”, diretta da Luciano Salce e “Tesoro mio”, diretta da Giulio Paradisi. Negli anni 80’,se si eccettua qualche partecipazione cinematografica a film del genere commedia, come “Grog” del 1982 con la regia di Francesco Laudadio e “F.F.S.S2- Cioè”… che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” nel 1983, con la regia di Renzo Arbore, Sandra si dedica soprattutto alla conduzione televisiva.Negli anni 90’, a parte la partecipazione al film “Camerieri” del 1995, Sandra è completamente assente dal grande schermo. Neglianni 2000Sandra Milo ormai è un personaggio iconico e lavora in molti film; predilige i giovani registi, per i quali rappresenta una miniera inesauribile di esperienza e di saggezza, ma fa anche tanto cinema d’autore. Nel 2003 ritorna sul grande schermo, dopo anni di assenza, nel film cult”Il cuore altrove, diretto da Pupi Avati; nel 2010 interpreta l’ ingombrante e ciarliera madre di Ezio (Fabio De luigi) nel film “Happy familily”, diretto da Gabriele Salvatores. Sempre nel 2010 è la protagonista femminile del film “W Zappatore”, diretto dal giovane regista Massimiliano Verdesca; il film, presentato nel 2011 al Brooklyn Film Festival, vince il premio come miglior film e lei il premio come migliore attrice protagonista; nel 2018 Gabriele Muccino la chiama a far parte del maxi-cast di “A casa tutti bene” e, anche se interpreta un piccolo ruolo, la sua recitazione è sempre netta e personale, intensa e mai sopra le righe Nel 2021 interpreta il film “Il materiale emotivo” con la regia di Sergio Castellitto e nel 2023, accanto a Sergio Castellitto, partecipa al film “Il più bel secolo della mia vita”.Nel 2021 viene premiata dall’Accademia del Cinema Italiano con un David di Donatello alla carriera con la seguente motivazione. “La sua è una presenza quasi votiva, simbolo della femminilità e di come l’ha interpretata il nostro più grande cinema. Milo è la donna che i sogni degli uomini hanno immaginato, ma che l’attrice, con la sua astuzia, ha saputo mettere all’angolo”. Nel 2017 nella sezione “Riflessi” della Festa del Cinema di Roma, Giorgia Wurth le dedica il docufilmSalvatrice. Sandra Milo si racconta”, in cui ci presenta, di lei, il ritratto di una donna che tutti credono di conoscere ma che in pochi hanno capito. Il 29 gennaio di quest’anno Deborah Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis, i figli di Sandra Milo hanno annunciato in un post su Facebook la triste notizia della morte della loro mamma, avvenuta nella casa romana dell’attrice:"Oggi alle 8:25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady". Ci ha sempre protetti” racconta il figlio Ciro, “è stata una madre fantastica, sempre presente con i suoi figli. Ci ha dato di tutto e di più».
«Abbiamo voluto comporla per l’ultimo viaggio vestita di bianco, era uno dei suoi vestiti preferiti, anche molto sexy. Le abbiamo messo il suo rossettoe i tacchi a spillo. E una collana di bigiotteria, una delle sue preferite. Senza rossetto, diceva, non andava neanche a buttare l’immondizia, senza tacchi a spillo neanche sugli scogli. Diceva che una donna anche a 90 anni può conquistare chiunque. È bellissima!»
. Buon viaggio, Sandra, Lassù, qualcuno ha riservato per te un posto in prima fila…tra le stelle. Non ti dimenticheremo mai!

CONTINUA A LEGGERE - Sandra Milo, una vita da romanzo

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